a cura di Chiara Gatti con un testo critico di Caterina Riva
Il progetto inedito Filira presenta un ciclo nuovo di opere che l’artista cagliaritano in una mostra personale concepita come un unico lavoro, un ambiente totale dove tele e sculture sono connesse fra loro in una visione d’insieme organica ma unitaria.
Noto per le sue ricerche sulla cenere generata dalla combustione delle essenze del suo giardino di Calasetta, quale strumento plastico per realizzare sculture dalla materia fragile, Biggio ha sperimentato in tempi recenti una forma di pittura usando il succo delle bacche di fillirea che spremute producono un colore ocra scuro, dalle sfumature violacee.
Così, come il ciclo delle sue sculture di cenere, frutto di una riflessione autentica sul ciclo della vita e degli elementi, allo stesso modo la pittura trascrive impronte di natura, nella sua metamorfosi e consunzione. Sullo sfondo, aleggia la citazione di un mito greco. Filira, ninfa figlia di Oceano e di Teti, era amata da Cronos cui tentò di sfuggire mutandosi in giumenta. Ma Cronos, trasformandosi in stallone la raggiunse e si unì a lei. Filira diede alla luce un figlio, una creatura ibrida, il centauro Chirone. Sconvolta alla vista del figlio, chiese a Zeus di essere trasformata in un arbusto che prenderà il suo nome, fillirea. Con l’estratto delle bacche di questa pianta, Biggio traccia sulla tela vestigia di una vegetazione effimera.
Alessandro Biggio
(Cagliari, 1975), vive e lavora fra Cagliari e Calasetta. Laureato in economia, si dedica oggi alla ricerca estetica. Nella sua pratica artistica, il processo di esplorazione e sperimentazione sulla materia riveste un ruolo fondamentale. Le sue sculture, installazioni e monotipi sono sempre frutto di stratificazioni di gesti e di fasi il cui risultato finale rappresenta un possibile momento di equilibrio, tra governo e perdita di controllo del processo, tra disfacimento e forma. Ha partecipato a mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati tra cui: Biennale d’arte contemporanea Gherdëina, Museo MAN Nuoro, Museo Marino Marini Firenze, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Cagliari, Galerie Stadtpark Krems, Galleria Michela Rizzo Venezia, CLER Milano, Fondazione Bartoli-Felter Cagliari. Nel 2020 è tra gli assegnatari del Pollock-Krasner Foundation Grant