Un intervento di Remo Salvadori al MAN nell’ambito del progetto: “L’ALBERO DELLA CUCCAGNA. NUTRIMENTI DELL’ARTE “, a cura di Achille Bonito Oliva.
Sabato 10 ottobre 2015. Ore 11.00
Uni Nuoro – Aula Decamaster
Nella prima metà degli anni Ottanta Remo Salvadori realizza la prima versione di Continuo infinito presente, un’opera circolare, composta da un intreccio di fili in acciaio, ispirata dalla possibilità di una creazione priva di rotture, senza soluzione di continuità, orientata a un’armonizzazione delle dimensioni spaziale e temporale. Dal momento della sua prima esecuzione, il lavoro diventa elemento costitutivo del linguaggio e della poetica dell’artista, trovando in seguito nuove forme di sviluppo, con dimensioni e spessori variabili, sia all’interno di musei e gallerie, sia all’esterno, come opera d’arte pubblica.
Per il Museo MAN Remo Salvadori ha immaginato una costruzione partecipata dell’anello. Le premesse teoriche di una nuova parafrasi di Continuo Infinito Presente saranno condivise con il pubblico nell’ambito di un seminario che vedrà la partecipazione di operatori culturali, architetti e curatori. Al seminario seguirà la costruzione materiale dell’opera nel contesto naturale del Monte Ortobene e il successivo posizionamento nelle sale del MAN, dove il cerchio si troverà a dialogare con altri lavori dell’artista: Triade, L’osservatore non l’oggetto osservato, Nel momento.
Il progetto di Remo Salvadori per il Museo MAN, con la partecipazione di UniNuoro (Decamaster) e dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Nuoro, rientra nell’ambito del programma L’albero della Cuccagna. Nutrimenti dell’arte, a cura di Achille Bonito Oliva, con il patrocinio di EXPO Milano 2015, che sarà presentato in simultanea su tutto il territorio nazionale il 10 ottobre, in occasione della XI Giornata del Contemporaneo AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, articolandosi in vari interventi presso musei pubblici e fondazioni private, tra cui il MAXXI di Roma, il MART di Rovereto, Il Castello di Rivoli (Torino), il MADRE di Napoli.
L’esperienza artistica di Remo Salvadori (Cerreto Guidi, 1947), prende avvio a Firenze, dove studia presso l’Accademia di Belle Arti, e in seguito si sviluppa a Milano, dove l’artista si stabilisce all’inizio degli anni ’70. Ha partecipato alle Biennali di Venezia del 1982, 1986 e 1993 e alle edizioni di Documenta, a Kassel, del 1982 e del 1992, oltre ad avere preso parte a numerose mostre collettive, tra le quali The European Iceberg (Art Gallery of Ontario, 1985), Chambres d’amis (S.M.A.K, Gand, 1986) o ancoraHappiness: A Survival Guide for Art and Life (Mori Art Museum, Tokyo, 2003). Le sue mostre personali più importanti hanno avuto luogo al Magasin, Centre National d’Art Contemporain di Grenoble nel 1991, al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato nel 1997, alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia, nel 2005 e al MAXXI, Roma, nel 2012.