D’OMBRA

La mostra, ideata da Lea Vergine, e’ stata prodotta e organizzata dal MAN e dal Palazzo delle Papesse di Siena. L’argomentare della mostra e’ il tema dell’Ombra. Dalle pitture tombali […]

La mostra, ideata da Lea Vergine, e’ stata prodotta e organizzata dal MAN e dal Palazzo delle Papesse di Siena.

L’argomentare della mostra e’ il tema dell’Ombra. Dalle pitture tombali degli egiziani ad oggi gli artisti hanno lavorato su questo tema. L’uomo che ha perduto la propria ombra e’ segnato dai demoni e la donna senza ombra e’ sterile: cosi’ ne La storia meravigliosa di Peter Schlemihl di Adalbert von Chamisso e in La donna senz’ombra di Hugo von Hofmannsthal. La leggenda vuole anche che chi non riesce a colloquiare con la propria ombra sia destinato alla morte, e cosi’ anche chi la calpesta o ne fa cattivo uso. Dunque, non si prescinde dall’ombra. Tutto quello che e’ creato o determinato senza ombra ha un che di inquietante; ma anche l’ombra (tenebra o sagoma scura) costituisce la parte segreta di persone ed oggetti. Ogni ombra e’ incantesimo. Intatta e riconoscibile, l’ombra e’ come un fantasma: come per un fantasma, non e’ facile decifrarla.

Perdere l’ombra: comperarla, ritrovarla, rubarla, cancellarla, guadagnarsela, carpirla, gettarla via. Ma l’ombra e’ un contenitore vuoto? L’ombra crede alla nostra esistenza? L’ombra va nell’altrove?
Si possiede generalmente un’ombra (al contrario del personaggio di von Chamisso o di altri simbolisti tedeschi); essa cresce con noi e un giorno saremo la nostra ombra, cioe’ il nostro doppio e il nostro abitacolo. Chi non conosce l’ombra delle forme, ignora la forma stessa. L’ombra e’ la sua non-finita’: nell’ombra giace nascosta la forma.

La mostra sceglie di occuparsi di questo. Esclude percio’ quel filone dell’arte contemporanea dove il contrasto luce-ombra privilegia i fenomeni della percezione visiva. La mostra propone le opere dove l’ombra risulta il movente e significante primo della rappresentazione, cioe’ dove l’ombra resta intimamente partecipe della struttura psicologica umana alludendo all’altro lato della personalita’ e a quanto di oscuro ed enigmatico si cela in essa. Prima grande rassegna nel suo genere, D’Ombra offre la possibilita’ di verificare come e quanto l’antico tema continui a riproporsi anche nelle opere di artisti contemporanei.

Artisti presenti in mostra: Mario Airo’, Doug Aitken, Carlo Alfano, Laurie Anderson, Stefano Arienti, Carlo Benvenuto, Christian Boltanski, Fabrizio Corneli, Gino De Dominicis, Fischli&Weiss, Ceal Floyer, Alberto Garutti, Mona Hatoum, Gary Hill, Joan Jonas, Nino Longobardi, Urs Luthi, Fabio Mauri, Sebastiano Mauri, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, Tracey Moffatt, Margherita Morgantin, Marvin E. Newman, Cornelia Parker, Claudio Parmiggiani, Gianni Pisani, Markus Raetz, Annie Ratti, Rosanna Rossi, Anri Sala, Susanne Simonson, Jana Sterbak, Fiona Tan, Andy Warhol, William Wegman, Francesca Woodman.

 

D’OMBRA

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